Il
fosforo è un elemento nutritivo situato soprattutto nelle ossa, poi nei denti e nelle membrane cellulari. Nell’organismo è coinvolto in numerosi processi: stimola l’attività psichica, regola l’umore prevenendo anche gli stati depressivi, interviene nella contrazione muscolare e nella sintesi del DNA, attiva alcune vitamine, facilita l’assorbimento del calcio e contribuisce al mantenimento di ossa e denti sani e forti. Una
carenza di fosforo si accompagna a stanchezza fisica e mentale, disturbi nervosi, problemi ossei e muscolari. Seguendo un’alimentazione sana e varia, non è semplice incorrere in deficit di fosforo, a meno di soffrire di insufficienza renale.
Il fosforo è presente in tanti alimenti, sia di origine animale sia vegetale, sebbene in questi ultimi abbia una biodisponibilità inferiore e, dunque, sia assorbito in quantità minori. Il pesce detiene il primato per quantità di fosforo disponibile e assorbibile, come le orate e le spigole; fanno seguito uova, formaggi (specialmente pecorino), latte e derivati. Il regno vegetale ci regala questo nutriente se assumiamo crusca e germe di grano, semi oleosi (in particolare semi di zucca e di papavero), frutta secca, legumi, cacao amaro, cereali integrali, soprattutto l’amaranto.
Informazioni a cura della Dott.ssa Caterina Perfetto, Biologa Nutrizionista.
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