La
vitamina D è la responsabile della salute e della robustezza di ossa e denti, poiché determina, nell’intestino, l’assorbimento del calcio, principale costituente del tessuto osseo e della dentatura. Valori normali di vitamina D aiutano a prevenire rachitismo nei bambini e assottigliamento e fragilità ossea come l’osteoporosi negli adulti, riducendo il rischio di fratture specialmente nelle donne dopo la menopausa.
L’organismo è in grado di sintetizzarla autonomamente grazie all’esposizione ai raggi solari, in modo molto semplice. La vitamina D può essere portata anche in tavola: molti sono i cibi che ne sono ricchi e possono aiutare a sopperirne le carenze. Ai primi posti troviamo gli oli di pesce, di tonno e merluzzo, e poi i pesci più grassi come anguilla, sgombro, salmone rosa e affumicato, tonno sott’olio e a pinna gialla.
Fanno seguito le uova, il cui tuorlo è un vero concentrato di vitamina D, e poi latte e derivati. I cibi di origine vegetale ne apportano quantità molto esigue, fatta eccezione per i funghi. Pertanto, quando necessario, occorre ricorrere ad alimenti fortificati o all’uso di integratori orali.
Informazioni a cura della Dott.ssa Caterina Perfetto, Biologa Nutrizionista.
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